Designer Studio Boggeri

Xanti Schawinsky

1933 si trasferì a Milano, iniziando una collaborazione con lo Studio Boggeri, in cui nel giro di poco tempo risultò essere una "presenza decisiva" per l'apporto alla realizzazione di celebri campagne pubblicitarie. Si ricordano di questo fruttuoso periodo i manifesti per Cinzano e le pubblicità sui pieghevoli di Motta e soprattutto della Olivetti, con l'applicazione dell'innovativa tecnica del fotomontaggio.

Per la Olivetti inoltre partecipò alla realizzazione della macchina per scrivere Olivetti Studio 42. Invitato al Black Mountain College negli Stati Uniti nel 1936 vi rimase due anni come docente, introducendo la sua esperienza al Bauhaus, prima di trasferirsi a New York.

Qui insegnò arti grafiche, disegno e pittura presso il City College Of New York e alla New York University tra il 1943 e il 1945. In questo periodo risultano notevoli i lavori per il MoMA di New York (Bali Exhibit), quelli governativi (Mostra sull'Elettricità) e per il Smithsonian Institution (U.S. Exhibit on color). Dagli anni sessanta in poi portò avanti la sua ininterrotta attività grafica di sperimentazione, riprendendo anche la dimensione più artistica con le sue opere come pittore

Progetti

La Rivista - Sì
Xanti Schawinsky, 1934
Manifesto

Illy Caffé
Xanti Schawinsky, 1934
Manifesto

Olivetti M40
Xanti Schawinsky, 1934
Editoria

Princeps
Xanti Schawinsky, 1934
Manifesto

La pubblicità
Xanti Schawinsky, 1934
Editoria

Olivetti MP1
Xanti Schawinsky, 1932
Manifesto